Dimissioni per fatti concludenti: al via la nuova procedura. Con qualche criticità

Il DDL Lavoro reintroduce nel nostro ordinamento le dimissioni per fatti concludenti. Il Legislatore dispone che in caso di assenza ingiustificata protratta oltre i termini previsti dal CCNL o, in mancanza di previsione contrattuale, per un periodo superiore a 15 giorni il datore di lavoro dà comunicazione all’Ispettorato territoriale del Lavoro che ha facoltà di effettuare accertamenti, ed il rapporto si intende risolto per volontà del lavoratore e senza applicazione della procedura telematica. Salvo la possibilità per il lavoratore di dimostrare l’impossibilità di comunicare il motivo dell’assenza per causa di forza maggiore. Tutto lineare? Non proprio, la norma presenta alcune criticità. La prima riguarda il tempo necessario per considerare il lavoratore come dimissionario. La seconda questione riguarda il ruolo dell’Ispettorato del Lavoro.

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