Il lavoratore che si dimette non ha diritto alla NASpI. Questa fattispecie trova tuttavia numerose deroghe nell’ambito della normativa vigente tutte le volte in cui la volontà espressa dal lavoratore di cessare il rapporto di lavoro non è espressione di una libera ed individuale volontà, ma in qualche modo indotta da comportamenti o circostanze esterne. É importante conoscere questi diversi casi in modo approfondito anche perché, al ricorrere delle medesime fattispecie, il datore di lavoro è parallelamente obbligato a versare all’INPS il contributo di licenziamento.