Tra le principali obbligazioni che gravano sul datore di lavoro, si annovera la “sicurezza” che, in particolare in Italia, impone di assicurare l’integrità fisica e morale del lavoratore. L’art. 2087 c.c. richiede all’imprenditore di saper prevedere ogni possibile rischio, poiché l’impresa resta esente da responsabilità solo in casi specifici. I meccanismi di prevenzione rispondono, quindi, e non solo, ad un imperativo “etico”, alla necessità di assicurare un impiego attrattivo per i dipendenti, alla funzione di compliance, che non riguarda solamente l’analisi dei meccanismi di produzione, ma si estende a tutti i rischi esterni che possano derivare dai sistemi informatici, dall’instabilità geopolitica dei territori in cui opera l’azienda o anche dall’immagine stessa che l’impresa offre ai suoi clienti, ai fornitori e ai consumatori. E quindi accanto alla tradizionale e ben nota figura degli health and safety manager, diventa di primaria importanza la presenza in azienda del security manager. Di cosa si deve occupare?