Cambiano le regole sulla tassazione dei prestiti concessi dal datore di lavoro ai dipendenti. Il disegno di legge di conversione del decreto Anticipi, approvato dal Senato, prevede che in caso di concessione di prestiti, ai fini della determinazione dell’imponibile, si assume il 50% della differenza tra l’importo degli interessi calcolato al tasso ufficiale di riferimento vigente alla data di scadenza di ciascuna rata o, per i prestiti a tasso fisso, alla data di concessione del prestito, e l’importo degli interessi calcolato al tasso applicato sugli stessi. L’obiettivo è risolvere le criticità causate dal rialzo dei tassi della BCE che, secondo l’attuale disciplina, incide significativamente sulla determinazione del valore imponibile del benefit. Quali potrebbero essere per i datori di lavoro gli impatti in fase di conguaglio?