Trasparenza salariale: come dovrà essere applicata dalle imprese

Rafforzare il divieto di discriminazione salariale attraverso la trasparenza e i suoi meccanismi di applicazione. E’ quanto prevede la direttiva UE n. 2023/970 per il settore pubblico e privato. Nello specifico, con le nuove norme sulla trasparenza i divari salariali saranno resi pubblici, mentre altri dati personali dei singoli lavoratori saranno forniti a richiesta. A richiesta del singolo lavoratore, ovvero attraverso le rappresentanze sindacali cui lo stesso lavoratore appartiene, o su sollecito dell’Ispettorato del lavoro, il datore di lavoro dovrà necessariamente fornire le informazioni sul divario retributivo di genere. Le aziende dovranno, inoltre, comunicare i dati retributivi e salariali ogni anno ovvero ogni triennio. La direttiva UE dovrà essere recepita dai singoli Stati membri dell’Unione Europea entro il 2026. Quali potrebbero essere le criticità applicative?

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