Il CNEL, nella giornata del 12 ottobre, ha approvato il documento finale sul salario minimo. Il testo, approvato a maggioranza dall’assemblea, individua nella contrattazione collettiva la via per evitare il lavoro “povero”. Con tale documento viene, quindi, bocciata la proposta di introdurre sperimentalmente in Italia un salario minimo da affiancare alla contrattazione collettiva. La materia passa ora al Parlamento che inizierà la discussione il 17 ottobre, probabilmente con l’esame preliminare del documento licenziato dal CNEL.