Le sanzioni previste dalla disciplina della GDPR si applicano anche alle violazioni nei rapporti di lavoro, impattanti su dati personali. Ne discende che la conoscenza del diritto della privacy è necessaria ed inevitabile per chi deve applicare il diritto del lavoro. E’ quanto chiarito dal Garante della privacy con l’ingiunzione n. 231 del 2023, meramente confermativa di un approccio, che non è ancora stato compreso a pieno dai datori di lavoro ed anche da parte dei lavoratori. Inoltre, nelle contestazioni plurime di illeciti privacy, il principio di completezza della motivazione richiede di specificare i passaggi del calcolo della sanzione applicata in concreto.