Alla luce degli aumenti dei minimi tabellari, dovuto all’incremento dell’inflazione, le aziende si stanno ponendo il quesito se assorbire o meno questi aumenti contrattuali nei superminimi accordati ai lavoratori dipendenti. Occorre allora conoscere il corretto funzionamento del principio dell’assorbimento per fare la scelta giusta, anche per evitare contenzioni. In quali casi non è consentito l’assorbimento degli aumenti contrattuali? Il datore di lavoro può discostarsi dalla prassi seguita nel passato relativa al non assorbimento degli aumenti? E’ possibile riconoscere ad alcuni lavoratori gli aumenti e ad altri no?