Sono molteplici le agevolazioni contributive per l’instaurazione di nuovi rapporti di lavoro con soggetti disoccupati percettori di NASpI o di reddito di cittadinanza. Entrambi i regimi incentivanti presuppongono l’assunzione del lavoratore con contratto a tempo indeterminato, ma i requisiti d’accesso sono diversi così come differente è l’intensità dell’agevolazione. Nel caso di assunzione di un lavoratore percettore di reddito di cittadinanza, infatti, il regime contributivo ridotto si applica soltanto per i primi 12 mesi di rapporto di lavoro, a fronte dei tre anni previsti per l’assunzione con contratto di apprendistato di un percettore di NASpI. Quale opzione conviene di più?