La legge di conversione del decreto Lavoro ha innalzato fino a 3.000 euro la soglia di esenzione dei fringe benefits per i lavoratori dipendenti con figli fiscalmente a carico. Si tratta, in particolare, di erogazioni in natura, comprese le utenze domestiche: auto aziendale, telefono cellulare, buoni pasto, alloggi, servizi asili nido e abbonamenti a servizi di trasporto pubblico. A patto che sia applicato il corretto inquadramento fiscale e previdenziale l’erogazione non è assoggettata né a tassazione né a contribuzione. Di quanto è possibile ridurre il costo del lavoro utilizzando questi benefit soggetti al nuovo limite?