L’adeguamento dell’assegno familiare, del credito d’imposta per figli a carico, del bonus famiglia Plus, del credito d’imposta per famiglie monoreddito, del credito d’imposta per nucleo familiare monoparentale e del credito d’imposta per alimenti per i lavoratori migranti i cui figli risiedono in modo permanente in un altro Stato membro è contrario al diritto dell’Unione. E’ quanto ha chiarito nelle conclusioni del 20 gennaio 2022 l’Avvocato generale della Corte di giustizia UE nella causa n. C-328/20 che ritiene tale adeguamento una discriminazione indiretta fondata sulla cittadinanza, ammissibile soltanto a condizione di essere oggettivamente giustificata.