Lavoratori emigranti: subordinare un indennizzo ad una misura di confinamento, può portare a una discriminazione

L’indennizzo, finanziato dallo Stato, concesso ai lavoratori subordinati per i danni patrimoniali causati dall’ostacolo alla loro attività professionale durante il loro confinamento in quanto persone malate o sospettate di essere contagiose o malate di COVID-19, non costituisce una «prestazione di malattia», ai sensi di tale disposizione, e non rientra quindi nell’ambito di applicazione del regolamento relativo al coordinamento dei sistemi di sicurezza sociale. Lo ha stabilito la Corte di Giustizia UE nelle sentenza del 15/06/2023 alla causa C-411/22.

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