Contratto a tempo determinato: un annunciato ritorno alle causali. Con tante difficoltà

Dalla bozza del nuovo decreto lavoro, all’esame del Consiglio dei Ministri del 1° maggio, si evincono importanti (e discutibili) modifiche alla disciplina del contratto a tempo determinato. Con la finalità di “perseguire la prevenzione degli abusi derivanti dall’utilizzo di una successione di contratti o rapporti di lavoro a tempo determinato”, come si legge nella relazione di accompagnamento, pare si voglia reintrodurre in modo ferraginoso il vincolo delle causali, con un ritorno al sistema della delega alla contrattazione collettiva, prevedendo in sua assenza (eventualità non remota) un appesantimento burocratico attraverso il vincolo della certificazione delle causali da parte delle Commissioni di certificazione. Con importanti implicazioni pratiche. Quali?

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