Per le pensioni, con riferimento al biennio 2023-2024, il disegno di legge di Bilancio prevede il passaggio dall’attuale sistema di perequazione articolato in tre fasce di reddito a uno in sei fasce. Il nuovo meccanismo di indicizzazione premia i trattamenti al minimo, mantiene la rivalutazione piena per quelli fino a quattro volte il minimo e riduce progressivamente gli adeguamenti per gli assegni superiori a questa soglia. Per le pensioni complessivamente pari o inferiori all’importo mensile del trattamento minimo INPS (circa 525 euro) si stabilisce poi una indicizzazione maggiorata sempre con riferimento al biennio 2023-2024, così come per la tredicesima, che viene rivalutata dell’1,5% per l’anno 2023 e del 2,7% per il 2024. Come funziona in dettaglio il nuovo meccanismo?