Patto di prova nei contratti a termine: il DDL Lavoro detta le regole per il calcolo. Quali sono?

Il disegno di legge in materia di lavoro interviene sulla disciplina del patto di prova con particolare riferimento al calcolo della durata nei contratti a termine. Come? Andando a modificare il decreto Trasparenza, il provvedimento fornisce precise indicazioni temporali specificando che, fatte salve le disposizioni più favorevoli della contrattazione collettiva, la durata del periodo di prova è stabilita in un giorno di effettiva prestazione per ogni 15 giorni di calendario a partire dalla data di inizio del rapporto di lavoro. In ogni caso, la durata del periodo di prova non può essere inferiore a 2 giorni, né superiore a 15 giorni, per i rapporti di lavoro aventi durata non superiore a 6 mesi, e a 30 giorni, per quelli aventi durata superiore a 6 mesi e inferiore a 12 mesi. Restano ferme tutte le altre regole: forma scritta e indicazione delle mansioni e delle attività rispetto alle quali si intende provare in modo specifico il lavoratore.

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