La pausa pranzo è un diritto, non soggetto a rinuncia, che spetta al lavoratore qualora la prestazione lavorativa superi le 6 ore nell’ambito dell’orario di lavoro. Quali sono le regole che disciplinano la fruizione? Le modalità e la durata sono stabilite dai CCNL, in mancanza di regolamentazione dalla contrattazione collettiva, al lavoratore deve essere concessa una pausa, anche sul posto di lavoro, tra l’inizio e la fine di ogni periodo giornaliero di lavoro, di durata non inferiore a 10 minuti e la cui collocazione deve tener conto delle esigenze tecniche del processo lavorativo. Nello specifico quali regole deve seguire il datore di lavoro per la gestione della pausa pranzo? Deve essere retribuita? Cosa dice la giurisprudenza in merito?