Lo sport come modello per tutto il mondo del lavoro (a margine delle Olimpiadi)

Oltre ad essere entrato a far parte dello stretto novero dei valori tutelati dalle previsioni costituzionali, lo sport è anche attività di lavoro, che, specialmente per i giovani, consente, in alcuni casi, di avere accesso ad un’attività economica remunerata, capace di costituire la principale fonte di reddito. Inoltre, la disciplina del lavoro sportivo presenta alcuni tratti che potrebbero trovare una diffusione più ampia e generale: infatti, lavoro dipendente e autonomo coesistono, di modo che, ai fini della qualificazione del rapporto, si attribuisce centralità ad un criterio di prevalenza, limitando cioè le tutele proprie del lavoro subordinato solo a quanti facciano dello sport una vera professione. Dal punto di vista previdenziale, poi, anche prima dell’incorporazione nell’INPS dell’ENPALS, tutte le prestazioni erano assoggettate ad un medesimo prelievo contributivo e davano diritto ad una prestazione unica. Ancora: il contratto di apprendistato nello sport è la tipologia centrale e sicuramente meglio remunerata rispetto alle altre ipotesi note nel nostro sistema. E anche se i recenti interventi del legislatore sulla riforma dell’intero settore sportivo non sono sempre stati lineari e hanno conosciuto varie riscritture, si può affermare che lo sport non è solo divertimento, ma può insegnare qualcosa a tutti. In ogni ambito!

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