Nel periodo estivo, pubblici servizi e aziende del turismo si trovano a dover gestire, talvolta con pochissimo preavviso, un aumento delle prestazioni richieste dai clienti. A tal fine il datore di lavoro può avvalersi del contratto intermittente, oppure del lavoro extra, per far fronte alle maggiori esigenze datoriali di flessibilità nel ricorso a prestazioni di lavoro subordinato. Entrambe queste tipologie contrattuali impongono però un costo del lavoro maggiorato. Quale delle due forme contrattuali conviene di più?