E’ ormai prassi costante il ricorso da parte dei lavoratori all’istituto della cessione del quinto della retribuzione, mediante il quale il dipendente che ha bisogno di liquidità chiede un prestito ad una società finanziaria e si impegna a restituire l’importo pattuito mediante la trattenuta di rate direttamente sul cedolino paga. Anche se la procedura è collaudata, sorgono da parte il datore di lavoro alcuni dubbi sulla reale applicazione. E’ obbligatorio accettare le cessioni e compilare certificazioni stipendiali? Occorre comunicare alla società finanziaria l’eventuale modifica del trattamento retributivo del dipendente?