Gestione delle e-mail: cosa possono fare le aziende in attesa di altre (opportune) determinazioni del Garante della Privacy?

Il recente provvedimento del Garante Privacy, lungi dal determinare i presupposti per rendere più chiara e trasparente la gestione dei dati e dei metadati della posta elettronica dei lavoratori rischia di trasformarsi nell’ennesimo vincolo burocratico che non aiuta la gestione dell’impresa, ma che la complica inutilmente. Da qui il ripensamento e la riserva di adottare opportune (si spera diverse) determinazioni, una volta esauriti i termini della pubblica consultazione, il cui obiettivo è quello di acquisire osservazioni e proposte riguardo alla congruità, in relazione alle finalità perseguite dai datori di lavori pubblici e privati, del termine di conservazione dei metadati generati e raccolti automaticamente dai protocolli di trasmissione e smistamento della posta elettronica relativi alle operazioni di invio, ricezione e smistamento dei messaggi. Nell’attesa, quali potrebbero essere i rimedi possibili da parte delle aziende?

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