La nuova proroga per l’accesso allo smart working per lavoratori fragili e lavoratori genitori di minori fino a 14 anni di età prevista dal decreto Anticipi al 31 marzo 2024 è ormai oggi del tutto priva di fondamento: non siamo più in emergenza e siamo già oltre il lavoro agile. E’ importante, quindi, identificare modelli organizzativi innovativi che, sfruttando anche le opportunità del lavoro agile per la remotizzazione di alcune attività, spostino l’attenzione su forme di flessibilità, soprattutto oraria, più spinte, applicabili dopo un adeguato periodo di sperimentazione a tutte le posizioni all’interno dell’impresa. Come il modello della settimana corta che alcune aziende – anche del settore manifatturiero e metalmeccanico (ed è qui la vera svolta) – stanno implementando. Si tratta di un’evoluzione necessaria: l’elemento della produttività che costituisce il fondamento del lavoro agile va oggi declinato attraverso la più ampia prospettiva della flessibilità organizzativa. Quella flessibilità che agevola la produttività perché diviene strumento essenziale del nuovo patto di lavoro. Questa è la sfida che le aziende devono affrontare.