Nella sentenza del 14 dicembre 2023 alla causa C-206/22, la Corte di Giustizia UE ha dichiarato che il diritto dell’Unione non esige che i giorni di ferie annuali retribuite durante i quali il lavoratore non è malato, ma collocato in quarantena a causa di un contatto con una persona infetta da un virus, debbano essere riportati. Le ferie annuali retribuite mirano a consentire al lavoratore di riposarsi dall’esecuzione delle mansioni attribuitegli secondo il suo contratto di lavoro e di beneficiare di un periodo per rilassarsi e ricrearsi. A differenza di una malattia, un periodo di quarantena non impedisce, di per sé, la realizzazione di tali finalità. Pertanto, il datore di lavoro non è tenuto a compensare gli svantaggi derivanti da un evento imprevedibile come la messa in quarantena, che potrebbe impedire al suo dipendente di approfittare pienamente e come desidera del suo diritto alle ferie annuali retribuite.