La Commissione Europea, non avendo ritenuti adeguati i riscontri forniti dall’Italia alla contestazione riguardante il requisite di residenza per la spettanza dell’Assegno Unico, ha inviato un parere motivato. L’Italia dispone di 2 mesi per rispondere e adottare le misure necessarie, trascorsi i quali la Commissione potrà decidere di deferire il caso alla Corte di giustizia dell’UE.