Alla luce degli ultimi chiarimenti forniti dall’INPS, con il messaggio n. 3884 del 2023, è opportuno tornare a fare una riflessione sull’efficacia, in termini di riduzione del costo del lavoro, derivante dalla scelta dell’azienda di riconoscere al lavoratore dipendente il bonus carburante in alternativa, ad esempio, di un importo aggiuntivo, a titolo di una tantum. In alcuni casi, infatti, questo tipo di fringe benefit può rientrare nella non imponibilità anche contributiva riservata ai fringe benefit. L’erogazione al lavoratore di tali somme, oltre a ridurre il cuneo fiscale sulla retribuzione. può dunque consentire al datore di lavoro di risparmiare. Quanto conviene?