Il decreto Trasparenza ha fornito alcune indicazioni in merito all’utilizzo del periodo di prova all’interno dei contratti individuali di lavoro. Lo ha fatto, in particolare, ponendo alcuni limiti di durata ai contratti a tempo determinato. Il D.L. n. 104/12022 ha, inoltre, previsto il divieto di reiterazione del periodo di prova qualora il contratto, che si sta stipulando, rappresenta un rinnovo di attività e mansioni già svolte presso lo stesso datore di lavoro. Qual è la modalità di calcolo per “riproporzionare” il periodo di prova ad un contratto a termine?