A partire dalla fine di settembre cesseranno di avere effetto alcune specifiche misure dedicate allo svolgimento della prestazione lavorativa in modalità agile. In particolare, la legge di conversione del decreto Lavoro ha disposto, solo fino al 30 settembre, il diritto di lavorare in smart working per i lavoratori dipendenti pubblici e privati definiti “superfragili”, anche in assenza di accordi individuali stipulati per iscritto. Solo per il settore privato rimarrà, invece, in vigore fino al 31 dicembre 2023 la disciplina riservata ai genitori con figli di età inferiore ai 14 anni. Con il graduale ritorno alla disciplina ordinaria quali sono le regole da osservare per lo smart working da parte dei datori di lavoro? Come evitare possibili criticità?