I datori di lavoro, in vista dell’avvicinarsi della scadenza del 31 dicembre 2023, devono valutare su come operare per la corretta gestione del limite di 3.000 euro per i fringe benefit, previsto dalla legge di conversione del decreto Lavoro per i lavoratori con figli fiscalmente a carico. Possono essere, infatti, diverse le ipotesi, a seconda del valore dei beni e servizi erogati oppure nel caso in cui il figlio perda il requisito di essere fiscalmente a carico. Quali regole devono osservare i datori di lavoro? Quali sono le indicazioni dell’Agenzia delle Entrate?