I piani di welfare aziendale sono sempre più utilizzati dalle imprese per migliorare il benessere dei dipendenti, incrementare la produttività del lavoro e rafforzare l’immagine aziendale. Particolare attenzione è dedicata anche alla possibilità di convertire i premi di risultato, rientranti nei limiti previsti per le agevolazioni fiscali, in contributi alla previdenza complementare. Scelta che non è rimessa unicamente in capo al singolo lavoratore, dovendo trovare la sua principale legittimazione in un accordo collettivo di secondo livello. In merito ai profili contributivi della conversione dei premi in fondi pensione, l’INPS, con la circolare n. 49 del 2023, ha fornito chiarimenti sul contributo di solidarietà dovuto dai datori di lavoro. Qual è il rapporto tra previdenza complementare e welfare aziendale? Quali sono i particolari profili fiscali e contributivi?