Licenziamento del lavoratore: meglio il preavviso lavorato o l’indennità sostitutiva?

Il codice civile prevede l’obbligo del rispetto di un periodo di preavviso in caso di licenziamento da parte del datore di lavoro, per giustificato motivo soggettivo o oggettivo, ovvero, in mancanza dello stesso, l’obbligo di riconoscere al lavoratore un’indennità sostitutiva di natura retributiva. La valutazione su come operare va fatta tenendo conto degli aspetti previdenziali e fiscali conseguenti ad una o all’altra decisione. Da un punto di vista di opportunità e di costo cosa conviene di più? Meglio il preavviso lavorato o esonerare il lavoratore riconoscendogli l’indennità sostitutiva?

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