Le imprese stanno potenziando sempre di più le misure alternative alla componente retributiva, da riconoscere ai lavoratori sotto forma di beni e servizi. Misure che molto spesso vengono ricondotte al più ampio concetto di welfare aziendale, ma che in realtà differiscono con riferimento al trattamento contrattuale, fiscale e previdenziale a seconda che si parli di fringe benefit o di welfare aziendale. Differenti sono, infatti, i destinatari, le misure che possono essere riconosciute, nonché la valorizzazione in termini economici ai fini previdenziali e contributivi. Quali i diversi aspetti che contraddistinguono le misure?