Dal 1° luglio entrerà in vigore la riforma dello sport, che prevede una nuova qualificazione dei rapporti di lavoro in ambito dilettantistico. Tuttavia, le nuove regole non sembrano tenere conto che particolari figure, come gli arbitri delle competizioni regionali e giovanili ed i calciatori delle categorie regionali dilettantistiche, non possono essere inquadrati tra le figure previste per il lavoro sportivo dilettantistico, in quanto impegnati tali attività per puro diletto e spirito amatoriale, quindi non professionale. In definitiva, lo status di lavoratore sportivo appare certamente inappropriato e in alcuni casi mette a rischio la stessa prosecuzione dell’attività. Tenuto conto anche del decreto correttivo della riforma dello sport, al vaglio del Parlamento, quali soluzioni si potrebbero valutare?