Assegno per la formazione e il lavoro. Per l’INPS maggiori responsabilità, anche digitali

Il decreto Lavoro ha aperto la fase diretta all’attuazione delle due nuove misure in cui è stato sdoppiato il reddito di cittadinanza: l’assegno a supporto per la formazione e il lavoro e l’assegno di inclusione. Per garantirne la piena operatività e facilitare l’incontro fra domanda e offerta di lavoro, è essenziale disporre di uno strumento informatico unico, per far dialogare i soggetti, pubblici e privati, che partecipano al servizio di collocamento. Ecco che nasce il SIISL, sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa, collocato nel potente sistema informatico dell’INPS, in cui confluiranno le operazioni rivolte all’incremento della professionalità o alla ricerca di un lavoro. Anche per i beneficiari dell’assegno di inclusione si prevede l’attivazione, da gennaio 2024, di un percorso analogo. Un passo avanti per le politiche attive per il lavoro! Attenzione, però: l’incontro tra domanda e offerta solo raramente può avvenire in maniera automatica. Resta importante il ruolo di chi deve profilare correttamente le competenze individuali, ma soprattutto individuare percorsi capaci di attrarre veramente verso un’occupazione di qualità i tanti disoccupati italiani.

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