“L’orario di lavoro è materia squisitamente contrattuale, sia di livello nazionale che aziendale. Ogni settore produttivo e poi ogni azienda hanno specifiche caratteristiche, per cui sarebbe impensabile intervenire con una legislazione che riduca lo spazio della contrattazione. A nostro parere su questo tema, come anche per quel che concerne un ipotetico salario minimo, riteniamo che qualora si scelga di intervenire per via legislativa lo si faccia con l’obiettivo di supportare la contrattazione. La legge non dovrebbe prescrivere rigidamente qualcosa, ma costruire gli strumenti regolatori e fiscali che facilitino le parti a negoziare nei CCNL clausole innovative attinenti alle esigenze specifiche dei lavoratori e delle aziende in ogni specifico settore economico.”. Il Funzionario sindacale, esperto di contrattazione collettiva e politiche industriali UIL Nazionale Giovanni D’Anna anticipa a IPSOA Quotidiano i temi al centro del suo intervento al XII Forum One LAVORO, dedicato al “Mondo del lavoro 2023: novità e prospettive”, che si svolge oggi a Modena e in live streaming.