La costituzione di rendita vitalizia permette al datore di lavoro di riscattare i contributi previdenziali dei lavoratori dipendenti omessi e caduti in prescrizione. La medesima possibilità, in alternativa, è riconosciuta al dipendente, salvo il diritto al risarcimento del danno. Questa operazione, in sostanza, ricostituisce la posizione previdenziale del lavoratore. La finalità di questo strumento, analogo al riscatto, è difatti quella di assicurare una rendita al soggetto danneggiato dalle omissioni contributive del datore di lavoro o del committente. In caso di rigetto da parte dell’INPS della domanda di costituzione della rendita vitalizia è possibile adire direttamente il giudice? Entro quali termini?