La legge di conversione del decreto Milleproroghe differisce al 1° luglio l’entrata in vigore della riforma dello sport, nonché del lavoro sportivo, e introduce alcune novità in merito alle somme corrisposte ai lavoratori sportivi. In particolare, la nuova disciplina prevede che i compensi di lavoro sportivo nell’area del dilettantismo non costituiscono base imponibile ai fini fiscali fino all’importo complessivo annuo di 15.000 euro. Qualora l’ammontare complessivo dei compensi superi il limite di 15.000 euro, esso concorre a formare il reddito del percipiente solo per la parte eccedente tale importo. Come si applica la nuova disciplina?