La legge di conversione del decreto Trasparenza carburanti modifica la disciplina dei buoni benzina ceduti dai datori di lavoro privati ai lavoratori dipendenti nell’anno 2023, fino ad un importo pari a 200 euro per lavoratore. Nello specifico, viene previsto che l’esclusione dal concorso alla formazione del reddito del lavoratore de buoni benzina non rileva ai fini contributivi. L’erogazione nel 2023 risulta pertanto meno vantaggiosa per il lavoratore che vedrà l’importo ridotto dalla trattenuta previdenziale e costerà di più al datore di lavoro tenuto al versamento dei contributi sul valore del buono che, si ricorda, è comunque una liberalità decisa dal datore di lavoro che rientra nel costo del lavoro.