Assumere un lavoratore a tempo determinato per sostituirne uno assente è una facoltà del datore di lavoro, in applicazione del suo potere organizzativo e direttivo, che può consentire di risparmiare sul costo del lavoro. Oltre all’agevolazione contributiva, riservata alle aziende che occupano fino a 20 dipendenti, è altresì prevista la possibilità di sostituire il dipendente assente con un nuovo assunto inquadrato ad un livello inferiore. Quali sono le regole? Quanto si può risparmiare?