Con la riforma dello sport cambia l’inquadramento di arbitri e giudici di gara, che dal 1° gennaio 2023 verranno considerati lavoratori sportivi, in quanto anch’essi esercitanti attività sportiva verso un corrispettivo. Per quanto riguarda l’inquadramento tributario, alle prestazioni dei direttori di gara operanti nell’area del professionismo non si applicherà il nuovo regime con esenzioni tributarie per le prestazioni sportive che, invece, verrà utilizzato dagli arbitri delle serie dilettantistiche. Sotto il profilo previdenziale per tutti i nuovi lavoratori sportivi “autonomi” si prevede l’iscrizione alla Gestione separata INPS, con un contributo previdenziale che si applicherà sulla parte di compenso eccedente i primi 5.000 euro. Quali sono le altre novità?