Per far fronte al caro energia il decreto Aiuti quater porta l’esenzione fino a 3.000 euro per i fringe benefit, aprendo allo stesso tempo a nuove tipologie di benefits, tra cui il rimborso di bollette energetiche, idriche o di gas. Si tratta di una disposizione innovativa che consente alle imprese di poter essere sensibili all’aumento del costo della vita. Alla luce dell’incremento del precedente limite, previsto dal decreto Aiuti bis, occorre valutare se i fondi stanziati, pari a 243 milioni di euro, possano essere sufficienti per il 2022. Ovvero, possiamo (o dobbiamo) attenderci un aggiornamento del valore del fondo a sostegno di una norma che, se interpretata alla lettera, consentirà (o imporrà) ai sostituti d’imposta di conguagliare (presumibilmente a favore dei lavoratori) anche le auto aziendali o altri beni in natura?