In questi ultimi mesi, per rispondere alla crisi economica che ha colpito aziende e lavoratori, sono state introdotte tantissime “risorse una tantum”, tra cui la possibilità che l’azienda eroghi, oltre le soglie ordinarie previste per i beni in natura, il bonus carburante (200 euro), oltre a 600 euro anche a titolo di rimborso delle spese di luce e gas. Per ora si tratta di possibilità e non di obblighi, che potrebbero diventare strutturali, includendo, in maniera definitiva all’interno della retribuzione beni in natura e rimborsi, oggi ordinariamente impossibile, di somme spese per servizi di prima necessità. Possibilità che hanno la caratteristica comune di non essere interessate da tassazione e contributi. Ma si può fare di più… una proposta c’è!