Il decreto Trasparenza prevede e disciplina il diritto del lavoratore subordinato a svolgere una o più attività lavorative al di fuori del proprio orario di lavoro. Ma quali sono i limiti che possono essere posti al cumulo di impieghi? In particolare, il datore di lavoro può limitare o negare lo svolgimento di un’altra attività qualora vi sia un pregiudizio per la salute e la sicurezza, per l’integrità del servizio pubblico o nel caso in cui la diversa e ulteriore attività lavorativa sia in conflitto d’interessi con la principale, pur non violando il dovere di fedeltà. Valutazione che deve essere fatta dal datore di lavoro in modo oggettivo ovvero sulla base di situazioni concretamente e dimostrabili, come chiarito dal Ministero del Lavoro con la circolare n. 19 del 2022.