I temi del lavoro trattati nel dibattito pre-elettorale sono stati pochi; pertanto, si può solo abbozzare una sorta di suggerimento a beneficio della futura maggioranza parlamentare. Quali sono i punti da segnalare? La qualità professionale della forza lavoro italiana, per la quale è opportuno attivare politiche formative più efficaci. La questione retributiva, per la quale sarebbe sufficiente adottare una legge di pochi articoli per trasporre correttamente la direttiva europea sul salario minimo. La disciplina del rapporto di lavoro, che sembra aver raggiunto un certo grado di stabilità che consiglierebbe di evitare interventi normativi di grande portata. Resta, infine, da dire del (perenne) processo di riforma delle pensioni: solo attraverso un incremento del numero dei lavoratori attivi il sistema potrà uscire dalle tante criticità che lo connotano. Le soluzioni, comunque, al Governo che verrà!