Con la crisi di Governo, inevitabilmente, di alcuni temi se ne tornerà a parlare nella XIX legislatura, che seguirà le elezioni del 25 settembre. Come promemoria, uno dei temi sul tavolo sarà il salario minimo, allargando, però, lo sguardo al più generale argomento delle retribuzioni. Con un’attenzione: adottare un criterio di salario minimo definito per legge – a oggi inesistente in Italia – sarebbe una scelta corretta. Ma da solo questo strumento non può risolvere la questione dei bassi salari che caratterizza la situazione italiana, ma può incidere per superare la pratica largamente diffusa dei “contratti pirata”. E’, quindi, necessario operare su diversi piani. Quali? Sono decisioni non più rinviabili, per la tutela dei lavoratori a più basso reddito e per un riammodernamento strutturale del sistema delle retribuzioni del quale il lavoro e le imprese non possono fare più a meno.