I datori di lavoro che instaurano nuovi rapporti di lavoro con soggetti percettori di reddito di cittadinanza possono fruire di un esonero contributivo specifico commisurato all’importo e alla durata dell’indennità cui ha diritto il lavoratore. Lo sgravio si estende anche alla quota contributiva a carico del dipendente e, grazie alle novità introdotte dalla legge di Bilancio 2022, può essere fruito anche se il nuovo rapporto di lavoro è in apprendistato o a termine. In caso di intermediazione tramite le agenzie per il lavoro ad esse è riconosciuto il 20% dell’incentivo, sottratto dall’importo spettante al datore di lavoro. Quindi quanto può risparmiare il datore di lavoro?