Nella prospettiva del consolidamento del lavoro da remoto e valutando le importanti implicazioni organizzative e giuridiche che derivano sul piano della mobilità internazionale, arriva anche in Italia una novità da decreto Sostegni-ter: favorire l’ingresso dei nomadi digitali, cittadini di Paesi terzi, per svolgere attività lavorativa altamente qualificata attraverso l’utilizzo di strumenti tecnologici. Una potenzialità per lo sviluppo del lavoro da remoto nel più complesso panorama della regolamentazione contrattuale, fiscale e previdenziale del lavoro a livello internazionale. Spetta ad un apposito decreto del Ministero del Lavoro adottare le modalità e i requisiti per il rilascio del visto di ingresso. Quindi, attenzione ai suoi meccanismi di regolazione e, anche, di incentivazione.