Negli ultimi anni, l’Agenzia delle Entrate ha ribadito che i contributi versati all’Ente bilaterale dal datore di lavoro e dal lavoratore, concorrono alla formazione del reddito di lavoro dipendente, non rientrando nelle specifiche ipotesi di esclusione previste dal TUIR. Tuttavia, è possibile escludere la natura reddituale dei contributi se la disciplina collettiva applicata in azienda prevede un obbligo esclusivo in capo al datore di lavoro di fornire talune prestazioni assistenziali (ad esempio servizi di welfare o trattamenti di sostegno al reddito) e questi scelga di ottemperarvi iscrivendosi ad un Ente bilaterale. Come individuare le regole per il corretto trattamento fiscale dei contributi dovuti all’ente? Quali sono gli impatti sulle forme di contribuzione previste dai principali contratti collettivi?