Negli ultimi anni, si è assistito a un incremento dei contratti stagionali, accompagnato anche da interventi normativi e chiarimenti relativi alle modalità di utilizzo degli stessi da parte delle imprese. Di particolare importanza sono le indicazioni fornite dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro, con la nota n. 413 del 2021, sulle deroghe alla disciplina generale e sul ruolo della contrattazione collettiva, nonché sulla possibilità per le aziende del settore turistico che, nell’anno solare, abbiano un periodo di inattività non inferiore a 70 giorni continuativi o a 120 giorni non continuativi, di stipulare contratti a tempo indeterminato. Ulteriori riflessioni in materia possono essere fatte sul diritto di precedenza e sui contratti a termine alternati tra stagionali e normali. Quali regole devono seguire i datori di lavoro?