Nell’ottica di contrastare la diffusione del Covid-19 e di incentivare la campagna vaccinale, il Governo ha esteso sempre più l’obbligo vaccinale alle professioni che rivestono un ruolo di rilievo nella società per la tutela della salute pubblica. Con il D.L. n. 1 del 2022, l’obbligo vaccinale viene correlato non solo alla professione svolta, ma anche all’età anagrafica. Le corti di merito ed amministrative nazionali si sono tendenzialmente espresse in favore dell’obbligo, facendo prevalere l’esigenza di tutela dell’interesse pubblico rispetto al diritto individuale ad autodeterminarsi. Non sono, tuttavia, mancate pronunce in senso opposto. Si attende, pertanto, la decisione della Corte di Giustizia UE sul rinvio pregiudiziale proposto nel dicembre 2021 dal Tribunale di Padova, che potrebbe ribaltare l’orientamento interpretativo finora prevalente.